Angolo di Carlone – 2° puntata

Pubblicato: novembre 2, 2011 in Senza categoria

2. Goodbye Meloncello

 

Quando comincia la stagione delle Minors finisce, come d’incanto, quella dei campetti, quella del Melone. Nonostante si cerchi di prolungare quest’ultima in tempi che sanno di inverosimile, per la pura voglia dei semprepresenti che oramai ci abitano, Ottobre ti rinfaccia, con le sue foglie morte e con puntualità annuale, la dura realtà dell’outdoor.

La mia stagione Melonara è finita Domenica 11/9. Bologna-Lecce al Dall’Ara, io tornato marcio dal Kinder in bici alle 6 la sera prima, dopo una Pump-night. Non credevo che Raffa volesse davvero vedere un match di lega-pro, me la vende dicendo che il biglietto a S.Luca costa 10 e che non possono vincere. Vero. Mi presento con la maglia di Di Vaio in mezzo ai salentini, pioggia a dirotto, 20 euro, Giacomazzi, Grossmuller. Non mi scorderò mai quel giorno, anche perchè avevo notato che, se i ponchos spazzatura che vendevano in tutto lo stadio erano o rossi o blu, a noi li avevano riservati o gialli, o rossi. Incrociando a testa bassa i campetti del Meloncello, che si trovano lì, proprio accanto al settore ospiti dello stadio, avevo capito di averci perso fin troppo tempo, e che per quest’anno avevo ampiamente dato. Soprattutto dando un’altra occhiata al portafoglio, vuoto.

Ho sempre considerato il Meloncello come un aperitivo. Ci vado tendenzialmente a orari da aperitivo, per incontrare vecchi amici e fare quello che mi piace, due chiacchiere, bere birra come tirare a un cesto. In sostanza, è l’estate a Bologna, il pre-serata in rodaggio quando poi finirai il sabato da qualche altra parte, giusto per sentire come ti andrà. Ci sono tutti, dal Veterano Manzoni fino ai ’95, gente da Cvd, Baou, Pgs, D come C, come promo o come prima.

Citarli tutti è impossibile, proverò quindi a parlare di quelli della categoria: ci sono la Zinaccia e Giorgione, capaci di scollinare oltre i 50 in casa contro gli Angels (noi no, tanto per dire); c’è Max Mid, da anni Mvp delle Minors, ma costretto a subire nel weekend l’omelia di The Question; Pozzo e Maggio, invece, si sono trasferiti di là, e per ora stanno avendo ragione. Adri, Franz e Mirko, le grigliate al mojito, gli amici del Veterano, gli under Ghepard che sono la barza delle scuole, il torneo di Luglio, quelli del campetto delle 19. Lo spirito di Fini aleggia, benevolo, sopra tutti noi.

Non vorrei arrivare fra 3 settimane, che siamo ancora a zero.

Diamoci una cazzo di mossa.

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